CASA E SMART WORKING

Casa e smart working

I difficili mesi che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo ci hanno messo di fronte a una nuova necessità: quella dello smart working. Un’esigenza che, in qualche modo, ha un po’ ridisegnato la nostra percezione della casa e il modo di viverla. Così, dopo anni in cui essa è stata vissuta poco a favore dei luoghi d’incontro, si è improvvisamente ritrovata ad essere il nucleo della nostra vita.

Questo ci ha permesso di capire come la sua struttura sia da ridiscutere se questa tendenza dovesse confermarsi nel tempo: i modelli open space e a pianta libera, sempre più privilegiati nelle costruzioni recenti, hanno mostrato tutti i loro limiti, rivelando la necessità di spazi più intimi e personali. Questo non significa che le prossime case saranno concepite come un surrogato degli uffici… ma, sicuramente, dovranno prevedere una divisione più chiara tra gli spazi di condivisione
e quelli personali.

La parola d’ordine di architetti e designer sarà, quindi, flessibilità, con attenzione a:
• spazi personali (anche piccoli) da adibire al lavoro
• arredi maggiormente ergonomici
• la presenza del verde (che stimola energia e creatività)
• i luoghi di transizione che separano le diverse aree della casa (torneranno i corridoi un po’ demodé?)

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