Se T.S. Eliot diceva che aprile è il mese più crudele, in Italia molti risponderebbero “no, è giugno”, soprattutto per chi deve fare i conti con IMU e IRPEF. A Milano, l’IMU sulle seconde case è particolarmente salata, e chi possiede una seconda abitazione non affittata sa già che dovrà pagare l’aliquota massima.
Indice:
- IMU 2025: chi paga e chi è esente
- Le aliquote IMU a Milano nel 2025
- Casa ereditata: IMU sì o no?
- Due case, due coniugi: doppia esenzione?
IMU 2025: chi paga e chi è esente
L’IMU non si paga sulla prima casa non di lusso, cioè quella dove hai residenza e dimora abituale. Ma attenzione: se l’immobile è classificato come A/1, A/8 o A/9 (abitazioni di pregio), allora l’esenzione non vale.
Per tutti gli altri immobili — seconde case, negozi, uffici — l’IMU è dovuta. E non c’è calcolo automatico da parte del Comune: il contribuente deve farsi i conti da solo.
Quando si paga?
- Acconto IMU: entro il 16 giugno 2025
- Saldo: a dicembre, con eventuale conguaglio
L’acconto è pari al 50% dell’importo pagato nel 2024. Il saldo terrà conto di eventuali modifiche alle aliquote comunali entro il 25 ottobre 2025.
Come si calcola l’IMU?
Il calcolo si basa sulla rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicata per un coefficiente:
- 160 per abitazioni e pertinenze (box, cantine, ecc.)
- 55 per negozi
- 80 per uffici
Le aliquote IMU a Milano nel 2025
Ecco le principali aliquote in vigore:
- Prima casa di lusso: 0,68%
- Seconde case non affittate: 1,14% (aliquota massima)
- Affitto a canone libero: 1,04%
- Affitto a canone concordato: 0,73% (sconto del 30%)
- Comodato d’uso a figli/genitori: riduzione del 50%
(solo se il proprietario possiede al massimo un’altra casa in Italia, e il contratto è registrato)
Per negozi e uffici:
- Negozi: 0,95%
- Uffici: 1,14%

Esenzioni speciali: RSA, usufrutto e casi particolari
Ci sono eccezioni in cui un immobile non abitato dal proprietario viene comunque assimilato alla prima casa:
1.Anziano in RSA, purché la casa non venga affittata.
2.Usufrutto o diritto di abitazione a favore di:
- coniuge separato/divorziato
- coniuge superstite in casa ereditata
In questi casi, l’IMU non è dovuta.
Casa ereditata: IMU sì o no?
Caso classico: uno dei figli va a vivere nella casa ereditata. Solo chi vi dimora abitualmente gode dell’esenzione, mentre gli altri comproprietari devono pagare l’IMU sulla loro quota.
La Cassazione (sentenza 9430 del 10 aprile 2025) ha confermato: serve un accordo registrato tra i comproprietari per evitare contestazioni. Basta una scrittura privata registrata, non serve il notaio.
Due case, due coniugi: doppia esenzione?
Sì, ma con condizioni. La Corte Costituzionale (sentenza 209/2022) ha stabilito che è possibile avere due prime case se ciascun coniuge ha residenza e dimora abituale in una casa diversa, anche nello stesso Comune.
La dimora abituale è il punto critico: il Comune può fare controlli (es. consumi delle utenze) per verificare la veridicità. E se il Comune sbaglia? Cosa fare in caso di accertamento IMU
Se ricevi un avviso di accertamento IMU che ritieni ingiusto, puoi:
1.Inviare un’istanza in autotutela online (con SPID o CIE)
2.Fare ricorso alla Corte Tributaria entro 60 giorni
- Se l’importo è sotto i 3.000 €, puoi difenderti da solo
- Oltre, serve un difensore (es. commercialista o avvocato)