Riforma del Settore Locazioni: Le Proposte per Rilanciare il Mercato degli Affitti in Italia

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Durante la conferenza «Contratti flessibili e più case sul mercato: il futuro dell’affitto», organizzata presso la Camera dei Deputati, sono state presentate due importanti proposte di riforma per il settore delle locazioni in Italia. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Indice:

Il contesto

La conferenza ha visto la partecipazione di esponenti di Fiaip e della politica, tra cui la deputata Alice Buonguerrieri, membro della Commissione parlamentare sul rischio idrogeologico e sismico, e la senatrice Tilde Minasi, membro della Commissione Ambiente e Transizione Ecologica.

Le proposte di riforma nascono dai dati emersi dal 16° Rapporto sul Mercato delle Locazioni in Italia per il 2024, che ha rivelato come l’affitto stia diventando una soluzione sempre più scelta dai cittadini, in particolare dai giovani.

Riforma del settore locazioni: domanda in crescita, ma offerta stazionaria

Sebbene l’Italia continui a vantare uno dei tassi di proprietà immobiliari più alti d’Europa, questo dato è in calo, con il 30% delle famiglie italiane che oggi vive in affitto, rispetto al 20% di dieci anni fa.

La domanda di locazioni è in forte crescita, ma l’offerta è stazionaria e non riesce a soddisfarla, portando a un aumento dei canoni, che sono cresciuti mediamente del 4% rispetto al 2023 nelle principali città italiane. Dopo la fine della pandemia, l’aumento è stato del 20%.

Le città più colpite da questo incremento sono Roma, dove i canoni sono aumentati del 13% a causa dell’effetto Giubileo, e Napoli (+9%). Milano, pur mantenendo il canone medio più alto d’Italia (1.278 euro al mese), ha visto un lieve calo del 4%.

Qualche dato

Il Rapporto ha anche evidenziato come una parte significativa degli affittuari abbia scelto di prendere in locazione un immobile per motivi legati al proprio stile di vita, con il 43,8% che ha dichiarato di preferire l’affitto all’acquisto.

Inoltre, la permanenza media in un’abitazione è aumentata, passando dai 24,1 mesi nel 2023 ai 26,4 mesi nel 2024.

Le due proposte per la riforma del settore locazioni

Per rilanciare e rendere più sostenibile il mercato degli affitti, sono state proposte due misure chiave. La prima riguarda l’ampliamento del contratto di locazione transitorio, che attualmente permette affitti di massimo 18 mesi con forti vincoli.

L’idea è quella di estendere questa tipologia di contratto anche a contratti di locazione privati, registrando il contratto presso l’Agenzia delle Entrate come titolo esecutivo per il rilascio dell’immobile in caso di mancato rinnovo, consentendo così ai proprietari di recuperare rapidamente il possesso dell’immobile.

La seconda proposta riguarda l’intervento sulla normativa delle locazioni, per rendere più flessibili i contratti e rispondere meglio alle esigenze di affittuari e proprietari, con l’obiettivo di ridurre il numero di abitazioni sfitte.

Attualmente, circa il 30% degli immobili in Italia risultano vuoti, con i proprietari che si preoccupano principalmente dei tempi di rilascio dell’immobile e della sicurezza dei canoni di locazione.

In breve

In sintesi, la riforma proposta punta a creare un sistema di affitti più dinamico e vantaggioso per entrambe le parti, migliorando la disponibilità di case sul mercato e calmierando i canoni attraverso misure mirate.

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