Perché si chiama Via della Moscova? Si tratta di una delle vie più importanti del capoluogo meneghino il cui nome affonda le sue radici nel lontano 1800.
Andiamo subito a scoprire insieme qual è l’origine del nome di Via della Moscova a Milano.
Indice:
- Perché si chiama Via della Moscova
- La Battaglia della Moscova
- Un po’ di storia: Via della Moscova nel Medioevo
- Via della Moscova oggi
Perché si chiama Via della Moscova
Perché si chiama Via della Moscova? In origine questa storica via di Milano aveva un altro nome: Via Santa Teresa, grazie alla presenza dell’omonima chiesa, attualmente al civico 28, costruita nei primi anni del XVIII secolo. Dunque, da dove deriva il nome “Via della Moscova”? Semplice, il cambio del nome risale al periodo Napoleonico, quando Napoleone Bonaparte decise di rinominare la via in memoria di una sua storica battaglia.
Nello specifico, Via Santa Teresa divenne Via della Moscova nel 1800, quando sotto la dominazione francese Bonaparte rinominò personalmente il tratto, in memoria della battaglia del 1812 della Grande Armata, durante la celebre – e rovinosa per l’esercito francese – Campagna di Russia. In questa battaglia, infatti, numerosi soldati italiani si distinsero per coraggio e valore.
Ma cosa significa “Moscova”? Moscova non è altro che un fiume della Russia lungo 502 km.
La Battaglia della Moscova
Abbiamo visto perché si chiama Via della Moscova, scopriamo subito un po’ di più sulla famosa battaglia che ha voluto ricordare proprio qui a Milano Napoleone Bonaparte.
Innanzitutto, è bene sottolineare che la Battaglia della Moscova è anche conosciuta come la Battaglia di Borodino e che fu combattuta il 7 settembre 1812 durante la Campagna di Russia (24 giugno 1812 – 14 dicembre 1812). È ricordata nella storiografia francese come una delle più cruente battaglie delle Guerre Napoleoniche.
In totale combatterono 250mila soldati di ambedue le fazioni – Francia e Russia – e ne morirono più di 80mila. Napoleone arrivò addirittura a definire quella di Moscova come “la più terribile di tutte le mie battaglie”.
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Sul campo si sfidarono i due generali Napoleone Bonaparte e Michail Kutuzov; il comandante francese optò per uno scontro frontale, che ebbe come conseguenza gravissime perdite alle sue truppe, ma che gli consegnò le fortificazioni nemiche. Viceversa, l’esercito russo, gravemente colpito dal fuoco e dall’artiglieria francesi, ripiegò su posizioni più arretrate.
Il giorno seguente, l’8 settembre 1812 l’esercito russo decise di proseguire con la ritirata, mentre Napoleone entrò nell’antica capitale russa con una grande delusione: non riuscì a sconfiggere definitivamente l’armata avversaria e a raggiungere il suo obiettivo.
Nonostante la battaglia della Moscova fu un successo militare per il generale francese, venne trasformata dalla storiografia e dalla letteratura russa in un simbolo della guerra patriottica russa, della sua tenacia e della sua capacità di resistenza. Nello specifico, il primo che diede questa interpretazione della battaglia fu Lev Tolstoj.
Abbiamo visto, dunque, perché si chiama Via della Moscova e a quale battaglia delle Guerre Napoleoniche si riferisce; andiamo ora a scoprire come la via si presentava nel Medioevo.
Un po’ di storia: Via della Moscova nel Medioevo
Nel Medioevo la zona che comprendeva via della Moscova si trovava al di fuori delle mura della città di Milano ed era utilizzata semplicemente come una zona agricola. Solo con le espansioni successive della città quest’area fu inglobata nel centro cittadino, non più come un’area destinata all’agricoltura, ma come cimitero.
Qui, in un secondo momento furono costruiti la chiesa di Santa Teresa e Giuseppe, oggi sede della Mediateca, e vari conventi monastici, che inizialmente ospitarono suore, mentre in epoca napoleonica vennero sfruttati per produrre tabacchi.
Via della Moscova oggi
Oggi Via della Moscova è una delle vie più importanti di Milano. Qui, infatti, sorge la sede della Direzione Regionale delle Entrate per la Lombardia, ma non solo, poiché troviamo numerosi locali, negozi, ristoranti ed è una delle zone più centrali e meglio collegate di tutto il capoluogo meneghino.
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