Qual è la giusta provvigione da pagare all’agenzia immobiliare?

Qual è la giusta provvigione da pagare all’agenzia immobiliare?

Qual è la giusta provvigione da pagare all’agenzia immobiliare?

Qual è la giusta provvigione da pagare alle agenzie immobiliari? Prima di rispondere a questa domanda è bene fare un po’ di chiarezza. L’agente immobiliare è un professionista iscritto al R.E.A. presso le CCIAA, regolarmente abilitato ai sensi della L. n. 39/1989. Il numero di iscrizione al Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (R.E.A.), insieme al tesserino di riconoscimento identifica la propria iscrizione in Camera di Commercio e certifica l’attività dei professionisti e dell’agenzia, di cui è titolare o per la quale lavora il mediatore.

Il ruolo del mediatore è disciplinato dall’art. 1754 del codice civile, che afferma:

“È mediatore colui che mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.” “Il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento.”

Come per altre professioni, anche per l’agente immobiliare, esistono diverse associazioni di categoria, che garantiscono trasparenza nella comunicazione e nel comportamento sia fra gli iscritti che verso l’intero comparto immobiliare e soprattutto a tutela del consumatore. Tra le più grandi associazioni di categoria, accreditate presso il Parlamento Europeo troviamo FIAIP, aderente anche, a Confindustria, Confedilizia, Tecnoborsa, Confassociazioni e collabora con CEPI -European Association of Real Estate Professions e con il NAR – National Association of Realtors.

Level House, oltre che ad essere associata a FIAIP, ha all’interno del suo direttivo, in qualità di legale rappresentante, Maria Vittoria Ravanelli, da poco eletta Vice Presidente di FIAIP Lombardia.

Quanto è giusto pagare di provvigione?

Assodata l’obbligatorietà di pagare le provvigioni, passiamo al valore di queste. Incominciamo col dire che nessuna legge regola la percentuale della provvigione da richiedere al cliente, ma grazie anche alle associazioni di cui abbiamo parlato e alle Camere di Commercio territoriali si è arrivati a stabilire quelli che sono gli usi e consuetudini. Bisogna premettere che questi usi e consuetudini cambiano in base alla regione, al mercato di riferimento e ai valori della compravendita. In mercati immobiliari dinamici e molto richiesti come quello di Milano le percentuali variano generalmente dal 3% fino ad arrivare anche fino al 5-6%.

Se stai pensando che siano percentuali alte, probabilmente pensi che il lavoro di un’agenzia o di un agente immobiliare sia una passeggiata, invece quello del consulente immobiliare è un lavoro di mediazione tra le parti e bisogna anche possedere buone doti di eloquenza e capacità di empatia.

Le agenzie immobiliari di oggi, quelle serie, soprattutto nel mercato immobiliare di lusso, offrono un servizio professionale pari a quello di un avvocato, di un notaio o di un qualsiasi altro professionista. 

Il lavoro del consulente immobiliare consiste in vari step:

  • Eseguono una corretta valutazione della proprietà.
  • Raccolgono la documentazione dal proprietario e se necessario, si prestano a reperire quella mancante, ne verificano la correttezza e accertano che lo stato urbanistico e catastale sia conforme.
  • Predispongono servizi fotografici professionali, la commercializzazione, la comunicazione e la pubblicità.
  • Organizzano gli appuntamenti con i clienti, selezionandoli e accompagnandoli nelle visite.
  • Gestiscono le trattative con potenziali acquirenti per garantire che la casa venga venduta ai massimi valori di mercato.
  • Raccolgono proposte di acquisto, pensano alla registrazione del preliminare e organizzano con notai e professionisti i passi per arrivare fino al rogito notarile.

Per non parlare del lavoro che viene svolto per acquisire una proprietà in vendita, a volte si tratta di rapporti che si coltivano per anni prima di ricevere un incarico di vendita, tra telefonate, incontri e pubbliche relazioni.

Un professionista disposto a trattare sulla propria provvigione, non si potrà mai definire tale. Molto probabilmente non ha fiducia nelle proprie capacità e nella qualità dei servizi offerti. Un consulente serio non ha paura di chiedere una provvigione più alta o quanto meno di chiedere quello che gli spetta perché è sicuro dell’elevato servizio che sta offrendo al proprio cliente e sa per certo che la propria strategia di vendita sarà vincente.

Se ci si trova davanti ad un agente immobiliare che non è disposto a scendere sulle sue provvigioni, molto probabilmente avrà la stessa ferma posizione anche in trattativa con un potenziale acquirente che prova a trattare il prezzo dell’immobile in vendita.

Probabilmente sarà anche un professionista che lavora solo con un mandato di vendita in esclusiva. Le migliori agenzie preferiscono lavorare in esclusiva proprio per poter dedicare il 100% dei loro servizi a clienti selezionati, che comprendono il valore della loro consulenza.

Decidendo di affidarsi ad un’agenzia immobiliare di lusso e sapendo di consegnare il proprio immobile a professionisti che si impegneranno a studiare una strategia di vendita vincente su misura, il cliente avrà la consapevolezza che sta pagando un servizio di alto valore.

Provvigioni intorno al 5%-6%  spesso vengono richieste dai franchising in maniera del tutto ingiustificata rispetto ai servizi offerti. 

Level House  ritiene che una richiesta del genere sia troppo elevata perché crede nel giusto equilibrio e riconoscimento del proprio lavoro. Proprio per questo ha deciso di applicare provvigioni medie del 3% e mai superiori al 4%.

Quando pagare le provvigioni all’agenzia immobiliare?

Un’altra domanda a cui vogliamo dare una risposta è quando bisogna pagare le provvigioni. Secondo l’articolo 1755 del Codice Civile, le provvigioni maturano a favore dell’agenzia immobiliare, alla conclusione dell’affare per mezzo del suo intervento. Molto spesso la conclusione dell’affare coincide con l’accettazione da parte del proprietario della proposta di acquisto.

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