Le bellezze di Milano, la chiesa di S. Maria Incoronata

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Per la rubrica “le bellezze della città di Milano”, oggi parleremo di un capolavoro dell’architettura religiosa e rituale: la chiesa di S. Maria Incoronata.

Indice:

Le bellezze di Milano, una città ricca di storia

Nonostante abbia la nomea di “città grigia” o “città triste”, Milano è una città piena di fascino e con forte carattere. In particolare, il capoluogo lombardo è ricco di monumenti, opere d’arte e memorie storiche, che contribuiscono a definire la sua identità culturale e artistica.

L’arte e la storia di questa città, inoltre, contrastano piacevolmente con i simboli della modernità, quali la celebre piazza Gae Aulenti, lo skyline di Citylife e la Torre Unicredit, che con i suoi 231 metri di altezza strutturale, compresa la guglia, è il grattacielo più alto d’Italia.

Ma veniamo a noi, la chiesa di S. Maria Incoronata è un gioiello sforzesco che spicca verso la fine di Corso Garibaldi, nel cuore del Centro Storico del capoluogo lombardo.

Si tratta di uno dei monumenti più importanti della Milano quattrocentesca, oltre che una delle più celebri testimonianze della religiosità agostiniana e della cultura umanistica in tutta la Lombardia.

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La chiesa di S. Maria Incoronata

La Chiesa di S. Maria Incoronata è una particolare chiesa doppia meneghina. Si pensi che nel capoluogo lombardo, fino a ottant’anni fa, erano presenti tre chiese doppie, ma oggi ne rimangono solo due; per questo motivo, affermiamo che la chiesa dell’Incoronata è unica nel suo genere insieme alla Chiesa di S. Cristoforo al Naviglio.

È un particolare edificio di culto costituito da due chiese gemelle; quella di sinistra, guardando dal sagrato, è la più antica delle due ed esisteva già in età comunale. Accanto ad essa fu poi costruito nel Quattrocento un Convento per i padri Agostiniani, che restaurarono l’edificio in stile tardogotico.

I lavori terminarono nel 1451, anno dell’incoronazione di Francesco Sforza a Duca di Milano e, proprio per questo motivo, la chiesa venne intitolata alla Madonna Incoronata.

Nel 1460 la consorte di Francesco Sforza, Bianca Maria Visconti, per sugellare la sua fedeltà al marito, ordinò di costruire una seconda chiesa identica, che fu poi collegata alla prima.

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La chiesa

All’esterno la Chiesa si presenta con la sua particolare facciata doppia. Entrambe le chiese hanno un prospetto a capanna, su cui sono collocate due croci su basamenti di marmo, e presentano un portale ogivale sovrastato da una lunetta. Su ogni facciata si notano due monofore ogivali, sormontate da un rosone di forma circolare.

All’interno, S. Maria Incoronata presenta una pianta con due navate, risultato dell’unione delle due chiese-gemelle, che sono separate da archi a sesto acuto che poggiano su pilastri. Le navate sono coperte da volte a crociera e terminano ciascuna con un’abside poligonale.

L’abside di sinistra presenta un altare in stile neoclassico, mentre quello di destra un altare in stile barocco, che fu profondamente modificato dopo il Concilio Vaticano II.

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Le bellezze di Milano la Chiesa dell’Incoronata è un’opera d’arte

Chi abita nel cuore del capoluogo lombardo convive con le due anime della città: quella storica e romantica da un lato e quella moderna e frenetica dall’altro.

La chiesa di S. Maria Incoronata, a tal proposito, può essere perfettamente annoverata fra le bellezze di Milano soprattutto per la sua collocazione. Corso Garibaldi, infatti, è uno dei principali luoghi di interesse della metropoli, perché ospita boutiques, negozi di artigianato, gallerie d’arte, ma anche locali alla moda, ristoranti, discoteche, fino ad arrivare all’emblema indiscusso della modernità del capoluogo: la celebre Piazza Gae Aulenti con la Torre Unicredit.

Insomma, possiamo dire che la Chiesa di S. Maria Incoronata contrasta armoniosamente (e perfettamente) con la routine meneghina fatta di lavoro, shopping, aperitivi e nightlife a lume di grattacielo.

Vivere accanto a una delle bellezze di Milano

Vivere accanto a una delle bellezze di Milano come la chiesa di S. Maria Incoronata è un privilegio che davvero poche persone possono permettersi. Un capolavoro dell’architettura religiosa, oltre che della storia, del capoluogo lombardo non può far altro che conferire parecchio valore agli immobili che gli sorgono attorno.

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