Le nuove sfide del mercato immobiliare

le nuove sfide del mercato immobiliare

Quali sono le nuove sfide del mercato immobiliare? Tra i problemi più complicati da affrontare vanno sicuramente menzionati la precarietà e il calo demografico del Paese, oltre che i nuovi parametri per il consumo energetico.

Indice:

Le nuove sfide del mercato immobiliare, tra precarietà e crollo demografico

Nell’ultima giornata del Festival dell’Economia di Trento, “Le sfide del mercato immobiliare tra sostenibilità e nuova demografia”, il sociologo Roberto Poli ha approfondito alcune questioni che interessano direttamente il mondo del real estate. Nella fattispecie, ha spiegato quali saranno, nel breve termine, le nuove sfide del mercato immobiliare.

La prima è sicuramente la precarietà. Secondo Poli, in futuro la domanda di mercato è destinata a cambiare. Questa domanda, al momento, è messa ampiamente in difficoltà da fattori contingenti: le famiglie italiane, infatti, stanno affrontando un’impennata dei mutui, oltre che l’inflazione. Insomma, non è di certo il clima ideale per acquistare un immobile.

Il sociologo, sempre in tema precarietà, ha spiegato che i giovani italiani dovrebbero essere aiutati perché possano costruirsi un futuro. In Italia, però, accade esattamente l’opposto. Per questo motivo, dovrebbe essere posto un limite alla precarietà, oltre che ai lavori a tempo determinato. In caso contrario, diventerebbe “impossibile pianificare un futuro e dare stabilità alla propria vita”.

I giovani italiani, infatti, diventano proprietari di immobili di rado. Su 100 case, solo il 6% risulta, infatti, essere di proprietà di un under 35.

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Demografia

Tra le nuove sfide del mercato immobiliare non c’è solamente la precarietà; troviamo, infatti, anche l’attuale tendenza demografica, in negativo. Le famiglie sono sempre meno numerose e il Paese si sta progressivamente svuotando.

Sempre secondo il sociologo dell’università di Trento, alla fine del secolo il Bel Paese potrebbe arrivare a contare dai -10 ai -20 milioni di abitanti. Si tratta a tutti gli effetti di “nodi a cui dobbiamo provare a rispondere da subito”.

Anche le dimensioni degli appartamenti vanno ripensate, poiché ancora oggi si rifanno a tempi passati, quando le famiglie erano più numerose. Inoltre, tra le nuove sfide del mercato immobiliare vanno sicuramente menzionati i vincoli ambientali, che impongono nuovi parametri per il consumo energetico.

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Affitti brevi

Infine, un ultimo nodo che sta interessando il mercato immobiliare, oltre che l’assetto delle città, è il boom degli affitti brevi. Si tratta di quelle transazioni dedicate ai turisti che fanno diminuire drasticamente i cosiddetti affitti standard. In questo modo, infatti, si ha un impatto notevole sui prezzi, come si nota dalle ultime proteste degli studenti universitari in tutta Italia.

Per le famiglie, gli affitti brevi sono una “salvezza” in termini di gestione e burocrazia. Per questo motivo diventano progressivamente più attrattivi. Quel che serve, in questo momento, non è un “divieto” per affitti brevi, ma una regolamentazione degli stessi, con il solo scopo di trovare il giusto equilibrio.

Secondo Roberto Poli, dunque:

“Occorre fare un pensiero lungo e provare a immaginare l’impatto delle politiche che adottiamo, in funzione degli obiettivi da raggiungere. Alla nostra politica in effetti manca una capacità di visione, che parlando di città e assetto immobiliare sarebbe invece quanto mai necessaria”.

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Compravendite post-covid

Sempre durante il Festival dell’Economia di Trento la vicepresidente di Fimaa Trentino, Roberta Roseano, ha spiegato che la reazione post-covid nelle compravendite è stata a dir poco eccezionale. Si pensi, infatti, che si è vista una crescita del 40%, a ridosso delle 800mila transazioni annue.

Secondo la Roseano, “ora siamo in una fase di riflessione, con trattative meno toniche nel primo trimestre, anche se pur sempre oltre i livelli del 2019”.

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